Cornovaglia e Isole Scilly, giugno 2021: tour di sei giorni nei giardini incantati incastonati fra villaggi di artisti stravaganti, pescatori intrepidi e…. pirati simpaticamente crudeli.

dal 21 al 26 giugno 2021

(l'itinerario potrebbe variare in base all'operativo dei voli)


1° giorno Lunedì 21/6 : partenza in mattinata da Milano Linate, Roma, Bologna, Firenze, Venezia e da tutti i principali scali Italiani con voli British Airways su Londra Heathrow compatibili con quello del “gruppo base” BA565 da Linate, in partenza alla 11:25 con arrivo al Terminal 5 alle ore 12:30. Arrivo a Londra in tempo utile per la comoda coincidenza col volo di linea Flybe BE2186 che ci porterà direttamente sulla Costa Atlantica della Cornovaglia, ove atterreremo alle 17:30 a Newquay, sede del nostro raffinato hotel di categoria superiore, affacciato direttamente su una delle più panoramiche spiagge di tutta la Cornovaglia, la baia di Fistral Beach. Dopo l’assegnazione delle camere, tutte superior con vista mare come da immagine a fianco, avremo un po’ di tempo a disposizione per una passeggiata sulla scogliera sottostante prima della cena, che gusteremo nel raffinato, premiato ristorante con vista panoramica sulla baia. Cena e pernottamento.

2° giorno Martedì 22/6 : in prima mattinata, dopo il Full Cornish Breakfast ci recheremo nella zona di St. Austell ove visiteremo l’ Eden Project “un paradiso terrestre” ambientato nel più grande giardino botanico coperto del mondo, protetto da enormi cupole, le “Biospheres” (Biomes), di altissima e surreale tecnologia che riproducono al loro interno il clima ideale per ogni tipo di pianta proveniente da ogni parte del pianeta, con ambientazioni sempre diverse e particolarmente realistiche e suggestive. Attraverseremo di volta in volta le diverse giungle tropicali del Centro e Sud America, e dei territori del lontano Oriente, ammirando da vicino piante rare, a volte imponenti, senza avere però la fastidiosa compagnia dei “mosquitos”. Annuseremo il voluttuoso profumo di fiori esotici…e quello meno entusiasmante dell’ Amorphophallus titanum (o Aro titano, originario dell’ Indonesia) il cui odore, per noi nauseabondo, è invece un irresistibile richiamo olfattivo per gli insetti che, visitandolo, si impregnano di polline che distribuiscono poi ad altre piante. Più avanti, cambiando “bioma”, entreremo in un ambiente a noi più familiare, ammirando giardini della zona Europea, con graziosi esempi di giardino alpino e di altre scuole di paesaggismo per noi più consuete e più vicine, ma non per questo meno interessanti. Potremo quindi effettuare uno spuntino libero sul posto, magari con un “cornish pasty”, versione cornica del partenopeo “calzone”. Vale la pena, a mio avviso, di dedicare due parole a questo fagottino di sfoglia ripieno di vari ingredienti che sembra abbia addirittura avuto origine dalla “placinta” utilizzata quale nutrimento pratico, veloce e sostanzioso da preparare ed adatto quindi ad un utilizzo “da battaglia” da parte dei soldati Romani. Dal XIII secolo però il pasty ha cominciato a far parte del menù quotidiano dei minatori delle miniere di stagno di Cornovaglia, le cui mogli lo preparavano riempendolo degli avanzi triturati del pasto del giorno prima : la sfoglia tratteneva il calore e lo rilasciava lentamente all’esterno; quindi, conservando il pasty all’ interno della maglia il minatore si scaldava un po’ fino al momento del pasto, quando impugnava la vivanda tenendola per il bordo spesso e duro, senza il rischio di toccare con le mani sporche di stagno, anche allora
noto come metallo velenoso, la parte da mangiare e gettando poi il bordo ai Knockers, o “piccolo popolo”, i malevoli folletti delle miniere, per ingraziarsene la benevolenza e scongiurarne i dispetti, molto pericolosi nel profondo di una miniera. Dal 2003 il “Cornish Pasty” ha ottenuto il riconoscimento della PGI (la nostra DOC). Dopo lo spuntino libero, dicevamo, raggiungeremo il nostro pullman per recarci a visitare i vicini “Lost Gardens of Heligan”, imperdibili per le loro particolari attrattive, fra le quali rock gardens, “pavillions”, la crystal cave, un giardino all’ italiana, il “pozzo dei desideri”, due acri di kitchen garden, la scultura della “donna vegetale”, ma soprattutto, la sbalorditiva valletta subtropicale “the Jungle”, col suo pond garden, un vero e proprio laghetto, ricco di rigogliose piante acquatiche, e gli antichi walled gardens. Al termine faremo ritorno in hotel per la cena ed il pernottamento.


3° giorno Mercoledì 23/6 : in mattinata, partenza per St. Michael’s Mount, isolotto di granito dominato da un castello fortezza del “600 eretto sui resti di un’ abbazia benedettina fondata nel 1044 da Edoardo il Confessore dopo l’ apparizione dell’ Santo Arcangelo Michele avvenuta nel 495 e dopo alcuni successivi miracoli verificatisi successivamente. Le somiglianze di St. Michael’s Mount con Mont Saint-Michel, in Francia, sono tali che i Normanni al seguito di Guglielmo il Conquistatore le attribuirono ad un disegno divino. Il castello, dal quale si gode di una stupenda vista panoramica sulla baia sottostante, è parzialmente circondato, alla base del monte, da un bellissimo giardino a terrazze, adorno fra l’ altro di piante sub tropicali. Noi raggiungeremo l’ isolotto, abitato ormai da sole trenta persone, in barca o tramite il sentiero che lo collega alla terraferma, a seconda della marea. Dopo uno spuntino, libero, sull’isola, raggiungeremo “la fine della Terra”col nostro pullman riservato : “Land’s End” è l’ ultimo lembo di terra dell’ Inghilterra proteso sull’ Atlantico, suggestivo per le sue scogliere mozzafiato battute dal vento freddo dell’ Atlantico. Proseguiremo poi alla volta dei Trewidden Gardens, un’ originale eccezione fra i giardini della Cornovaglia, solitamente lineari e solcati da un corso d’acqua. Qui i vari membri della Famiglia Bolitho, proprietaria della zona fin dal 1769, hanno creato un misterioso, meraviglioso giardino quadrato con un labirinto di sentieri che serpeggiano tra grandi ponds ricavate da antiche miniere dismesse, veri e propri stagni (per una strana coincidenza di significato, si trattava proprio di miniere di stagno !). Ogni parte del giardino - uno dei “Grandi Giardini di Cornovaglia”- ha caratteristiche intimamente diverse, dal walled garden recentemente riportato all’antico splendore, al rock garden che ospita una superba collezione di Erythroniums, piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, dall'aspetto di piccole erbacee perenni con fiori solo apparentemente simili al ciclamino, a causa dei tepali invertiti (i ciclamini in realtà fanno parte di una famiglia del tutto diversa, quella delle Primulaceae). Molto suggestiva, inoltre, è la conca delle felci e delle gunnere, ed è poi importante sottolineare che Trewidden, oltre a magnifici Aeonium può vantare una delle più complete raccolte di magnolie e di rhodondendri di tutta l’Inghilterra, di una collezione di oltre trecento camelie e di una incredibilmente imponente Magnolia hypoleuca, la più grande del Regno Unito, ufficialmente denominata “Champion Tree” ! Al termine della visita, raggiungeremo Newquay, ma invece di rientrare subito in albergo, scenderemo dal pullman nella zona del porto, ove apprezzeremo il leggendario sea-food della zona in un ristorante particolarmente rinomato, il cui cuoco (e proprietario) nonostante la giovane età, ha già un impressionante curriculum guadagnato nelle cucine dei migliori hotels e ristoranti di Cornovaglia. Dopo la cena raggiungeremo il nostro albergo con una bella passeggiata di circa un miglio attraverso la graziosa cittadina e poi lungo la scogliera, oppure, se lo preferiremo, con un bel…taxi !

4° giorno Giovedì 24/6 : oggi ci sveglieremo un po’ più presto…ma, fidatevi, ne varrà la pena! Raggiungeremo in volo le fantastiche Isole Scilly, ove resteremo tutta la giornata per visitare, tra le altre cose, il celebre giardino subtropicale di Tresco Abbey Garden, sull’isola omonima, da molti appassionati ritenuto molto semplicemente, uno dei più belli del mondo, che raggiungeremo con una motobarca dopo essere atterrati sull’Isola di St.Mary. Creato da Augustus Smith nel 1834 nel territorio circostante le rovine di un’ antico convento risalente al XII secolo, il giardino ospita una vastissima e nutrita collezione di piante rare provenienti da lontane regioni esotiche di tutto il mondo che, grazie al clima temperato dalla Corrente del Golfo, crescono rigogliose su questa piccolissima isola. Alcune parti del giardino portano il nome delle regioni di origine delle piante ospitate, fra queste le più belle e interessanti (a nostro modesto avviso ma...giudicherete Voi), sono le due dedicate all’ Australia, quella dedicata al Messico e quella dedicata al Sud Africa. Un cenno a parte merita il più alto esemplare, in tutta l’ Inghilterra, del Pino dell’ Isola di Norfolk. Notevoli, poi, le Cordilyne australis, le Palme giganti del Cile, le Osta delle Canarie e l’ “albero degli occhiali” (Heritiera littoralis e macrophylla) della Nuova Zelanda. Al termine della visita ritorneremo in barca sull’ isola di St. Mary costeggiando le coste rocciose della selvaggia e verdissima Isola di Bryher, punteggiate da narcisi, giunchiglie e asfodeli e popolate da ogni tipo di uccello marino quali gabbiani tridattili, germani reali dal manto nero, gazze marine, pulcinella di mare, aquile e falchi pescatori, solcando le acque dell’ Atlantico protette dal Tresco Channel e frequentate da foche, delfini, focene ed altri cetacei. Giunti a St. Mary avremo del tempo a disposizione per uno spuntino libero in uno dei pubs, coffee shops o ristorantini affacciati sulla baia del porto e sulla strada principale di Hugh Town. Qui potremo assaggiare i tipici saporiti piatti di pesce e crostacei freschissimi ed i dolci locali. e gironzolare fra le stradine del villaggio costellate di negozietti caratteristici ricchi di oggetti, di capi di abbigliamento e di cianfrusaglie di ispirazione marinaresca e “piratesca”. Troveremo poi alcune botteghe che espongono manufatti artigianali, chincaglierie e gioielli locali, lavorati con materiali più o meno preziosi, dalle pietre dure all’ argento, al “Cornish Pewter” ed all’ oro, tutti molto originali. Al termine raggiungeremo l’ aeroporto per il volo di ritorno sulla terrafermo, dopo aver effettuato un tour panoramico dell’ isola visitando il sito preistorico di Halangy Down, con i tumuli di Bant’s Carn e di Innisidgen, fermandoci poi per visitare, presso Carreg Dhu, un interessante “community garden” a stanze, accudito spontaneamente dagli isolani e caratterizzato da fioriture multicolori, fra le quali hemerocallis, echium, amarilli e geranium maderensi, oltre alle tipiche vegetazioni subtropicali della Cornovaglia, con palme, agavi, agapanthus, phornium e felci. Qui (volendo) potremo dedicare noi stessi un po’ di tempo al giardinaggio contribuendo ad abbellire il giardino con il nostro impegno a “zappettare” o potare (gli attrezzi sono già lì pronti all’uso, a disposizione dei volenterosi) prima della partenza del volo dal vicino aeroporto. Atterrati sulla terraferma, torneremo in hotel a Newquay col nostro pullman per la cena ed il pernottamento.e

5° giorno Venerdì 25/6: oggi visiteremo quella che viene ritenuta da molti la parte più bella ed incontaminata della Cornovaglia, la “Lizard Peninsula”, nella parte più meridionale della Gran Bretagna. La “Penisola della Lucertola” è caratterizzata dall’ alternanza di scenari, che la rendono praticamente un compendio di tutte le bellezze paesaggistiche della Cornovaglia : scoscesi dirupi a picco su aspre scogliere, placidi pianori con verdi pascoli e multicolori prati fioriti, scorci di mare azzurro intenso incastonati nel verde cupo di folte vegetazioni, un’ atmosfera frizzante e cristallina, priva di ogni seppur minima forma di inquinamento. Prima, però, avremo ammirato….il sogno fiabesco del Trebah Garden, magico e spettacolare nella sua bellezza esotica più unica che rara : una stupefacente perla botanica nel Canale della Manica ! Situato in una gola boscosa che scende a picco con un dislivello di sessanta metri sul fiume Helford, è un vero paradiso per rhododendri centenari alla cui ombra si distendono enormi felci, gunnere e palme tropicali, con una serie infinita di variazioni di tonalità di verde riflesse dalle suggestive piccole cascate di torrentelli scroscianti. Struggente il piccolo porticciolo affacciato sulla baia dal mare azzurrissimo da dove alcune compagnie di giovani soldati Americani partirono, all’alba del 6 Giugno del 1944, alla volta del loro destino, sulle coste fatali della Normandia. Al termine della visita inizieremo il nostro ritorno verso Newquay, fermandoci però sulla strada per visitare un altro meraviglioso “Grande Giardino di Cornovaglia”, proprietà privata di Sue e Richard, una simpatica coppia che lo ha realizzato in venti anni e che lo cura personalmente. Sue in particolare conosce ognuna delle piante presenti, da lei personalmente piantate una ad una, seguendo un originale disegno : la casa estiva dal tetto di paglia simile a quelli delle case dei Cotswolds, è stata costruita utilizzando una antica struttura in pietra, ed è stata trasformata in una originalissima casa da thè “Bothy”, in stile Gaelico tipico di Scozia e di Irlanda…seppure perfettamente integrata nell’ambiente Cornico. Qui sosteremo per assaggiare un delizioso thè preparato direttamente dalla nostra ospite. Proseguendo all’interno del frutteto profumato, raggiungeremo il primo dei laghi che incontreremo sul nostro percorso, seguito da un ruscello scrosciante, bordato da argini in pietra, e circondato da Camassias che creano una straordinaria “foschia blu intenso” e da una profusione di Iris. Procedendo nella nostra passeggiata, raggiungeremo il secondo lago, caratterizzato da colori caldi, ed infine il “Quarry Lake”, adorno di “restios”, gli sgargianti componenti del “fynbos” Sudafricano, di teneri plectranthus dell’ Australia, di felci arboree, di bamboo rigogliosi e di betulle. Al termine della visita, rientreremo a Newquay, ed avremo un po’ di tempo a disposizione prima della cena in hotel, e del pernottamento.

6° giorno Sabato 26/6 : oggi, prima di raggiungere Londra Heathrow con il volo BE2185, in partenza alle ore 14:30, avremo il tempo per ammirare un ultimo sorprendente giardino, minuscolo, ma in perfetto stile Giapponese, corredato da un piccolo giardino Zen, creato da Robert e Stella, una coppia di appassionati paesaggisti Inglesi, ed ora curato dalla figlia Natalie e dal suo compagno Stuart : qui, con estrosa ma efficace praticità, il rosso degli aceri durante il momijigari (il Foliage nipponico), viene a primavera cromaticamente sostituito da quello dei rhododendri di Cornovaglia. Ma nell’ Estate della Cornovaglia il giardino recupera appieno la sua identità botanica, con la rigogliosa e colorata fioritura di azalee, di aceri giapponesi e di un'abbondanza di fiori e foglie che si rivelano in tutto il loro splendore. Potremo quindi ammirare, nelle varie zone del giardino, sfumature di tanti colori vivaci, dal verde, al rosso, al rosa ed al crema. Gli aceri giapponesi, qui presenti in oltre cento varietà, ci mostreranno la loro gamma di colori e la loro varietà della forma delle foglie. I bambù, a seconda del vento che troveremo, sussurreranno dolci nenie nella marina brezza estiva, o scandiranno il tempo della nostra visita con il suggestivo e sonoro ritmo delle canne che sbattono fra loro, agitate dal vento più impetuoso. Le libellule voleranno leggere sul laghetto increspato dal nuoto scintillante e dal vivace colore argento e arancione, delle grandi carpe Koi, spinte verso la superficie dal tepore delle acque riscaldate dal sole….insomma, ci troveremo in un luogo di pace e serenità con la visita del quale chiuderemo in bellezza il nostro tour della Cornovaglia. Al termine di questa breve, ma suggestivamente emotiva visita, dopo uno spuntino libero nell’ attiguo villaggio, raggiungeremo il vicinissimo aeroporto, in tempo per il check-in del nostro volo che ci porterà a Heathrow da dove ognuno di noi rientrerà nella propria località di origine.

 

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